Intro - Dal 2d al 3d - Dal modello virtuale al rendering - Dal modello digitale a quello “toccabile con mano”

Dal 2d al 3d

Il nostro intento non è abbandonare le tradizionali tecniche rappresentative ma implementarle attraverso l’utilizzo di tecnologie al passo con i tempi; perciò, l’insostituibile schizzo ‘fatto a mano’, strumento privilegiato per comunicare un’idea, è il punto di partenza della nostra offerta. Nella fase successiva, il bozzetto su carta diviene un disegno digitale bidimensionale, (pianta, alzato o eventuali sezioni), nell’ottica di avvicinarsi sempre più alla definizione dell’idea stessa. Per quanto efficaci strumenti progettuali, questi elaborati risultano però ancora troppo astratti e riservati agli ‘addetti ai lavori’. È invece possibile comunicare i vostri intenti in maniera più suggestiva e coinvolgente: passiamo quindi alla terza dimensione e creiamo un modello 3d virtuale.

Questo modo di operare può schiudere a orizzonti della modellazione virtuale affatto scontati, ecco alcuni esempi:

- restauro: negli ultimi anni ci si è abituati ad avere a che fare con scanner 3d, ciononostante, il più delle volte, i dati prodotti da questa tecnologia non sono valorizzati al meglio. Ci si accontenta di elaborazioni bidimensionali, eppure in questo caso, la terza dimensione ci viene offerta su un ‘piatto d’argento’. Noi possiamo infatti trasformare questi dati in un’immagine a 360° del manufatto, su cui sarà possibile fare delle ipotesi conservative che si spingeranno fino a restituirne virtualmente l’originaria integrità.

- modellazione di terreni: la possibilità di inserire il manufatto tridimensionale all’interno del terreno virtuale è la via più agevole per garantire una verifica accurata del progetto, in particolare per quanto riguarda progetti di natura ipogea o concepiti su terreni scoscesi. Ovviamente dal modello 3d sarà poi possibile ottenere sezioni bidimensionali, longitudinali e trasversali, utili alla verifica del rapporto tra costruito e ambiente. Infine, tali modelli possono essere utilizzati in ambiti che esulano dall’architettura o dall’ingegneria civile, come per esempio le analisi idrogeologiche o geologiche.